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Blue the color of Adriatic tales

My personal project 

3pm departure from the Porto Canale in Cesenatico, one phone call and it all begins.  Simone-Rachid-Chicco-Andrea and Matteo, these are just some of the names that have accompanied me on the discovery of this world and this hard work, with that charm inclined towards adventure, that side of mysticism that the sea has always offered at the first light of dawn.

My portfolio on LFI gallery  / an unfinished project

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Pubblicazione su L'Espresso maggio 2020

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L'emergenza sta finendo, tornano i problemi quotidiani. C'è di nuovo un'infermiera con la mascherina sulla copertina dell'Espresso.

Ma l'atmosfera è completamente diversa rispetto a quella del numero di due mesi fa, uno dei periodi più drammatici dell'epidemia.Ora è il momento giusto  per affrontare i problemi di fondo della gestione della salute degli italiani.

La scuola senza allievi dove il tempo si è fermato / La Repubblica 2020

Cento giorni e già sembrano cento anni. Quando Maurizio Gjivovich, fotografo, si è fatto aprire le porte delle scuole elementari di Torino, chiuse dal 21 febbraio, deve aver provato la sensazione di chi visita un museo. Come quello di palazzo Barolo (sempre a Torino) dove è stata ricostruita l’ottocentesca aula immaginaria del libro Cuore di Edmondo De Amicis (ambientato sempre a Torino).

La Repubblica 2020 Michele Smargiassi. / Link 

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Lviv to Poland – Exodus. 04_2022 Ukraine

Sono le immagini di un esodo incredibile, come un'onda lenta. La situazione al fronte si fa sempre più intensa e sanguinosa e la popolazione di ogni parte dell'Ucraina decide, anche per breve tempo, di entrare nel Paese verso l'Europa. Dalla stazione ucraina di Lviv a Przemysl / ho trascorso molti giorni viaggiando tra volontari e gente comune, soldati che cercano di fronteggiare con tutti i mezzi un'emergenza di dimensioni epocali.

Rotta Balcanica / Macedonia al confine con la Grecia campo profughi di Idomeni  

“Non abbiamo abbastanza cibo. Non abbiamo altri vestiti. Non possiamo prenderci cura della nostra igiene”, ha detto J, un siriano di 26 anni bloccato al confine greco-macedone a Idomeni per 10 giorni. Con l'innalzamento dei confini europei, rifugiati e migranti vengono lasciati bloccati e disperati. “Non esiste un modo sicuro per continuare il nostro viaggio. Il confine è quasi chiuso per noi in fuga dalla guerra", ha detto J. "Mi sento senza speranza. Voglio solo vivere di nuovo normalmente. A febbraio, l'Austria ha dichiarato che avrebbe accettato solo una manciata di richiedenti asilo e rifugiati al giorno, innescando un effetto domino di chiusura delle frontiere alla stragrande maggioranza di coloro che fuggono dalla guerra e dalla povertà dal Medio Oriente, dall'Asia e dall'Africa.

 

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Publication
INRENATIONAL AWARD
Gold in Advertising/Annual Reports
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Sicilia terra dell'accoglienza / Catania / Pozzallo / Ragusa

Nel silenzio della notte, nel porto di Catania e Pozzallo i volti illuminati appena, a passo sospeso, arrivavano e arrivano ancora di fronte ad una spessa frontiera ideologica e culturale. Lì stanziano il luccichìo delle coperte termiche, i braccialetti contrassegnati a penna e innumerevoli racconti, tutti senza una fine o meglio senza un finale. Storie nelle quali, non volendo, anch'io mi vedevo protagonista, riconoscendo me stesso nelle persone che andavo a ritrarre. Sono tragedie comuni: famiglie come le nostre, fratelli come i nostri, figli e padri come i nostri.Di questi incontri è rimasta la sensazione della sospensione e dell'attesa, del sentirsi osservato con estrema diffidenza, di un mondo fatto di persone e non di numeri, ma di vite vissute e da raccontare.

Le immagini di cui si compone questa videoproiezione sono un estratto di diversi viaggi e di differenti fasi dell'emergenza immigrazione. Molti sono i luoghi che Maurizio ha visitato, partendo dai numerosi centri di accoglienza nel 2012, per poi spostarsi direttamente dove avvenivano gli sbarchi, a Pozzallo in Sicilia, nel 2015. Qui, solo in quell'anno, sono transitate più di 6000 persone nel centro di Primo Soccorso e Accoglienza (CPSA). L'ultima tappa di questa ricerca è stata in Grecia, nel 2016, al confine Macedone, nella piccola città di Idomeni.

Kosovo - i giorni dell'indipendenza 2008 Kosovska Mitrovica

BHI - Uno stato due nazioni "un racconto su uno stato ancora oggi profondamente diviso"

Il 4 maggio 1980 moriva Jozip Broz Tito. E' con un'architettura di colori un  racconto quello della Bosnia Erzegovina 40 anni dopo, alla ricerca di cosa unisce, alla ricerca di ciò che è rimasto della Jugoslavia, Questa terra ancora profondamente divisa conserva una memoria del passato è  una Nazione  divisa in due stati. Uno speciale ringraziamento va, da parte dell'autore, a Kemal Hafizović ed a Snjiežana Glišić che hanno reso possibile questo progetto.

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Alluvione in  Emilia Romagna Mggio 2023

Il clima sta cambiando e anche qui nel centro Italia un'alluvione di enormi dimensioni, questo lavoro fotografico  è stato realizzato nei primi 2 giorni dell'alluvione di Faenza, le drammatiche immagini della distruzione. Ho voluto fotografare le persone ed i luoghi colpiti nel centro della città di Faenza.

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